CAMPAGNA CONTRO L'ABBANDONO

Condividere una vacanza col proprio animale da compagnia è bello e possibile

UNA VACANZA PIù AUTENTICA E PROFONDA

Il viaggio più bello è quello fatto insieme

Viaggiare con il proprio animale da compagnia non è solo possibile: è un’esperienza meravigliosa, capace di rendere ogni vacanza più autentica e profonda. Condividere il viaggio con un compagno fedele, capace di ascoltare senza parole e di trasformare ogni istante in un’occasione di connessione, significa riscoprire la bellezza delle piccole cose. Una corsa sulla spiaggia al tramonto, una passeggiata senza meta, leggere su un balcone assolato con il proprio gatto accoccolato accanto: sono momenti semplici, ma pieni di significato. Un animale in vacanza non è un limite, ma un invito a rallentare, a guardare il mondo con occhi nuovi, a fermarsi dove non saresti mai passato, a vivere ogni momento con più attenzione, più leggerezza e meno fretta.

Perché non c’è meta più bella del piacere di esserci. Insieme.

LE RESIDENZE PER GLI ANIMALI DOMESTICI

Ma se davvero non puoi portarlo con te, scegli con cura a chi affidarlo

Se non puoi portare con te il tuo animale, esistono alternative sicure e responsabili. In tutta Italia sono disponibili strutture, come pensioni per cani e gatti, che garantiscono assistenza qualificata, ambienti controllati e momenti di gioco e socializzazione. In alternativa, puoi affidarti a pet sitter professionisti, figure esperte che si occupano del tuo animale direttamente a domicilio, o presso la tua abitazione. Scegliere una di queste soluzioni significa garantire al tuo animale cure, sicurezza e affetto anche in tua assenza. Perchè l’amore e la responsabilità non vanno mai in vacanza.

I DATI SULL'ABBANDONO

Il fenomeno

L’abbandono degli animali non è solo un atto di crudeltà verso esseri viventi indifesi, ma costituisce un problema complesso, che implica conseguenze su più livelli e richiede un impegno concreto, condiviso e coordinato tra istituzioni, cittadini e organizzazioni. Negli ultimi anni, il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici in Italia ha registrato numeri preoccupanti che evidenziano l’urgenza di interventi mirati. Secondo il rapporto di Legambiente dell’estate 2024, sono stati segnalati circa 85.000 cani abbandonati, mentre il numero complessivo di animali randagi nel Paese si attesta intorno alle 358.000 unità. L’estate si conferma il periodo più critico: Secondo le stime fornite da organizzazioni come ENPA, LAV e la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, il numero totale di animali domestici abbandonati ogni anno in Italia oscilla tra i 50.000 e i 60.000, tra il 20% e il 30% degli solo nei mesi di giugno, luglio e agosto. I cani rappresentano la maggioranza delle vittime, costituendo circa il 70% degli abbandoni, mentre i gatti incidono per il 20%, con la restante percentuale attribuibile ad altri animali da compagnia. Questi dati evidenziano l’importanza di proseguire e intensificare le azioni di prevenzione, sensibilizzazione e controllo, al fine di ridurre sensibilmente il fenomeno dell’abbandono e garantire una migliore tutela agli animali domestici.
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Abbandoni segnalati nel 2024
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Solo in Estate
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rispetto agli anni passati

LE CONSEGUENZE

La necessità di contrastare il fenomeno

L’abbandono degli animali domestici rappresenta un fenomeno di grave rilevanza sociale, con conseguenze significative che si riflettono non solo sul benessere degli animali stessi, ma anche sulla sicurezza pubblica, sull’ambiente e sull’intera collettività.

Gli animali abbandonati si trovano spesso in condizioni di estremo disagio: privati di cure, alimentazione e protezione, sono esposti a rischi di malattia, incidenti e sofferenza psicologica. Questa situazione determina, in molti casi, un tasso elevato di mortalità, soprattutto tra cuccioli e soggetti più vulnerabili. Inoltre, l’assenza di un controllo responsabile sulla loro riproduzione contribuisce all’incremento del numero di randagi, aggravando ulteriormente il fenomeno.

Le ripercussioni sull’ambiente urbano e rurale sono altrettanto rilevanti. La presenza di animali randagi può compromettere la sicurezza dei cittadini, aumentando il rischio di incidenti stradali e altre potenziali situazioni di pericolo, oltre a favorire la diffusione di malattie trasmissibili anche all’uomo.

Contrastare questo fenomeno significa promuovere una cultura di responsabilità condivisa, in cui il rispetto per la vita animale diventi parte integrante della nostra convivenza civile.

ARTICOLO 727 DEL CODICE PENALE

L'abbandono non è un errore.
È un reato.

In Italia, l’abbandono di un animale domestico è un reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, che prevede l’arresto fino a un anno o un’ammenda fino a 10.000 euro.

Questa disposizione sancisce con chiarezza la responsabilità, sia giuridica che morale, che ogni proprietario ha nei confronti del proprio animale, riconoscendo l’abbandono non solo come un atto di inciviltà, ma come un vero e proprio crimine.

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